Ambientata negli anni 60, quando la voglia di cambiar vita era tanta.
La morte di un capo famiglia lascia la moglie, vedova, spaesata e persa.
Ma il suo fantasma non lascia in pace quella casa creando scompiglio in tutti i presenti.
Ecco che la vedova, aiutata dalle sue amiche, elabora un piano per liberare una volta per tutte quella casa dal fantasma del marito.
La vicenda si svolge all’interno di un modesto albergo di provincia gestito da Germana, titolare dal pugno di ferro, ma dal cuore morbido verso la figlia Regina, fanciulla alla continua ricerca del principe azzurro e dalla cameriera Santina, tuttofare, zitella e brontolona.
Il desiderio di aumentare di prestigio con l’ambito premio di una stella sembra realmente avverarsi grazie all’arrivo di un personaggio intrigante il quale creerà confusione e fraintendimenti.
La vicinanza di un Santuario all’albergo porterà ospiti due coppie di sposi molto diverse fra loro:
Gino e Bianca, brontoloni in continua lite, Natale e Pasqua inseparabili e innamoratissimi.
Ma non tutto è come sembra, l’abito si sa non fa il monaco e anche il grande amore può essere tentato dal pomo del peccato.
Un Conte avaro, ma gaudente, alle prese con le richieste del figlio, i trasporti amorosi della figlia verso il macellaio del paese e le spese pazze delia sorella, improvvisamente sparisce insieme alla badante e ad un prezioso libro di famiglia. Le indagini sono affidate ad un Commissario incapace che tenta, con ogni mezzo, di risolvere il caso .
Cosa accade se in un paesino della campagna veneta degli anni ’60 un autoritario capo di famiglia decide di frequentare la scuola serale senza però dire nulla alla moglie? Certo si scatena una girandola di equivoci e situazioni divertenti ed imbarazzanti che coinvolgono anche un pasticcione parente italo-americano, l’amico Pierin, due quasi fidanzati, la saggia amica MariaRosa e ovviamente la maestra del paese.”
Giovani interpreti del nostro paese, aprono la settimana natalizia e ci trasportano con le loro canzoni in un clima di serenità e di pace.
“Effatà” é un concerto ed é un incontro.
I musicisti compositori Edo Meloni e Matteo Merlin mettono la tromba e la chitarra classica a disposizione di un repertorio nuovo, inedito.
Da questo accostamento nasce un concerto acustico dalle fresche sonorità: partendo da una matrice classica si percorrono nuovi percorsi che spaziano verso orizzonti contemporanei, jazz e improvvisativi.
Questo repertorio vuole essere un mezzo, uno strumento atto a creare un incontro con la propria sensibilità in comunione con la lucente realtà viva della Vita della quale facciamo parte.
Ogni composizione di “Effatà” noi la definiamo ispirata: la musica ispirata prende vita quando si rende la musica un mezzo per esprimere gratitudine e rispetto verso i disegni che guidano la nostra vita; si crea quindi una finestra di condivisione musicale e spirituale.
“Effatà” fu una potente parola, l’unica parola nella storia dell’uomo che anche un sordomuto riuscì ad udire, per poi riprendere a parlare correttamente.
La semplicità, la trasparenza e la sintonia umana e musicale contraddistinguono questa musica.
Musiche e arrangiamenti di:
Edo Meloni – Tromba, Flicorno e Direzione
Matteo Merlin – Chitarra classica
Serena Bigardi – Fisarmonica
Francesca Lucchini – Violino
Giada Barbieri – Violoncello
Claudio Ursino – Contrabbasso
Attraverso la splendida voce di Angela e la magica chitarra di David, ripercorreremo i più bei successi della canzone Italiana.
Prevenire dolori muscolari e migliorare la qualità della vita
Lunedì dalle 8.45 alle 9.45 e dalle 10 alle 11
Mercoledì dalle 18 alle 19
Max 10 posti per gruppo
Per informazioni
Brunetta 328 689 11 12